Generale russo. Capo di Stato Maggiore (1905) e ministro
della Guerra (1909-15), fu destituito, in seguito alle perdite subite dalla
Russia nella primavera del 1915, con l'accusa di essere responsabile
dell'impreparazione dell'esercito zarista. Condannato dal Tribunale di guerra ai
lavori forzati, fu amnistiato nel 1917 per l'avanzata età; si
stabilì in Finlandia e quindi a Berlino dove pubblicò nel 1924 un
libro di
Memorie a discolpa delle accuse mossegli (1848 - Berlino
1926).